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Brindisi: Il Morvillo Falcone va “A scuola di legalità”

In data 25 maggio, al Morvillo Falcone di Brindisi, si è concluso il progetto “A scuola di

legalità”, avviato lo scorso anno scolastico con le terze classi dell’Indirizzo “Servizi per la

Sanità e l’Assistenza Sociale” di entrambe le sedi dell’Istituto.

Il progetto è di grande rilevanza perché ha visto la collaborazione di operatori del UEPE-

Ministero di Grazia e Giustizia di Brindisi, dell’USMM-Ministero di Grazia e Giustizia di

Brindisi e Lecce, dell’ambito territoriale e sociale BR/1 in particolare con il servizio di

mediazione familiare e penale, dell’ordine degli avvocati, del CSV Brindsi e Lecce-

Volontariato del Salento e dell’arma dei Carabinieri, i quali sono entrati, per un totale di 15

ore per classe, ad offrire il loro contributo sul tema della giustizia riparativa, attraverso un

lavoro di sinergia con lo stesso Istituto.

Nel corso dell’anno scolastico, gli studenti delle attuali quarte classi hanno avuto modo di

conoscere il concetto di giustizia riparativa, la quale punta sulla partecipazione attiva della

vittima, del reo e della stessa comunità civile. In sostanza, anziché delegare allo Stato,

sono gli stessi attori del reato a occuparsi di ovviare alle conseguenze del conflitto

occupandosi della riparazione, della ricostruzione e della riconciliazione, con l'obiettivo

non di punire, ma di rimuovere le conseguenze del reato attraverso l'incontro tra le parti e

con l'assistenza di un mediatore terzo e imparziale.

Il progetto si è quindi posto come obiettivo quello di percorrere un itinerario di incontri con

le classi, affrontando il tema del diritto e dovere come due facce della stessa medaglia che

determinano il limite e l’impatto dei comportamenti.

A conclusione del percorso, si è tenuto un incontro emozionante, nel quale sono

intervenuti la Dott.ssa Tiziana Recchia, referente del Servizio Mediazione Consorzio

Sociale Brindisi-San Vito e il Dott. Salvatore Moscara, Direttore dello stesso Consorzio,

mentre Pinuccio Fazio ha offerto la propria testimonianza.

Pinuccio Fazio ha raccontato il proprio "impegno" sin dall’omicidio del figlio Michele,

sedicenne vittima innocente di mafia e ucciso per errore durante un agguato il 12 luglio

2001 sotto la sua casa a Bari Vecchia. La vita di Pinuccio adesso è costernata da incontri

con i ragazzi nelle scuole, per raccontare il difficile percorso del perdono e della rinascita

di un quartiere problematico attraverso il ritorno alla legalità.

All’incontro è stata presente inoltre il Sindaco di San Vito e Presidente del Consorzio

Ambito Territoriale Sociale BR1, dott.ssa Silvana Errico, che ha concluso i lavori e

consegnato gli attestati.

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