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Taranto: Legambiente. Verificheremo il rispetto degli impegni su fiume Galeso

Buone notizie per il Galeso,  il “fiume dei poeti” celebrato da Virgilio, Orazio, Marziale,  che doveva diventare un Parco Letterario, e di cui Legambiente è tornata a denunciare un mese fa lo stato di degrado, con la strada d’accesso alle sorgenti, la Strada Vicinale Fonte delle Citrezze,  “ridotta per lunghi tratti ad una ininterrotta discarica,  un devastante immondezzaio composto da ogni sorta di rifiuti che costituiscono, ormai, una parte aberrante del  paesaggio” chiedendo “un intervento straordinario di pulizia della strada, del sottovia e dell’intera area, unitamente all’adozione di sistemi di videosorveglianza che fungano da disincentivo all’utilizzo illegale dell’area come discarica a cielo aperto da parte di autentici ecocriminali”.

La prima buona notizia è che l’appello di Legambiente “Salviamo il Galeso, il fiume dei poeti” è stato raccolto dalle istituzioni che hanno cominciato a muoversi in maniera coordinata per restituire all’uso dei cittadini uno dei luoghi-simbolo della nostra città.

Nei giorni scorsi la Regione Puglia, attraverso il Servizio Bonifiche e Pianificazione, ha scritto al Comune di Taranto, alla Provincia di Taranto, ad Arpa Puglia dipartimento di Taranto ed alla ASL di Taranto, sollecitando interventi volti all’accertamento delle responsabilità e di eventuali contaminazioni, alla rimozione dei rifiuti, all’attivazione di interventi dissuasivi al fine di inibire ulteriori abbandoni. 

Il Comune di Taranto, attraverso la Direzione Ambiente Salute Qualità della vita, ha riscontrato la nota della Regione comunicando che “nell’ambito della collaborazione tra gli enti, la Provincia di Taranto, proprietaria delle aree, provvederà alla rimozione dei rifiuti, mentre il C.E. posizionerà videotrappole e procederà, previa autorizzazione, alla chiusura degli accessi, al fine di inibire ulteriori abbandoni”.

Nelle prossime settimane Legambiente verificherà l’effettiva attuazione degli interventi annunciati, a partire dalla rimozione dei rifiuti da parte della Provincia di Taranto. Oltre ad avere l’obiettivo di tornare a rendere effettivamente fruibile una delle “delizie tarantine” tali interventi  costituiscono la premessa necessaria per poter affrontare il tema del futuro del fiume, del territorio che lo circonda, dell‘inquinamento delle acque alla foce, spesso riscontrato negli anni passati anche  dai tecnici della Goletta Verde di Legambiente.

La seconda buona notizia è che domenica mattina un gruppo di studenti del Liceo Artistico, insieme ai loro docenti e ai volontari di Legambiente, nell’ambito di un PON volto alla conoscenza di alcune realtà associative ed alla promozione della cittadinanza attiva, si è recato nell’area delle sorgenti del Galeso raccogliendo una grande mole di rifiuti di ogni genere.

Non è il primo intervento di pulizia volontaria che si svolge in questa specifica area dove sia Legambiente che altre associazioni sono già più volte intervenute in passato: forse è anche per questo che risulta accessibile e non devastata dalla massiccia presenza di rifiuti che si riscontra a poche centinaia di metri. 

E’ stata anche l’occasione per parlare specificatamente del Galeso, di cosa ha rappresentato per Taranto e di quello che potrebbe diventare. Legambiente crede sia necessario che tutti gli enti interessati, dal Commissario straordinario per le bonifiche alla Regione, dal Comune alla Provincia, una volta effettuata la pulizia dell’area si siedano attorno ad un stesso tavolo, ascoltando le associazioni culturali ed ambientaliste, riesaminando e rivisitando i progetti esistenti, assumendo la rinascita del Galeso, nell’ambito del neonato e ancora tormentato Parco del Mar Piccolo, come una priorità della propria azione.

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