Tu Sei Qui
Home > Attualità > Brindisi: Macchia di CGIL sulla cancellazione del reddito di cittadinanza

Brindisi: Macchia di CGIL sulla cancellazione del reddito di cittadinanza

Macchia (Cgil): «Reddito di cittadinanza cancellato, sussidi per morosità incolpevole soppressi, Irpef
aumentata del 50 percento, miliardi del Pnrr sottratti ai comuni, la mancetta della misura “Dedicata a te” non basta, rischiamo l’implosione sociale»

La mancetta della misura denominata «Dedicata a te» – un autentico schiaffo alla dignità di tutti gli italiani – non salverà il governo Meloni dal disastro sociale che rischia di determinare eliminando tutta una serie di ammortizzatori sociali.
Da venerdì, decine di persone stanno arrivando alla Camera del lavoro di Brindisi in lacrime perché hanno perso il reddito di cittadinanza, l’unica fonte di sostentamento per la propria famiglia. E di certo non basterà la card della misura denominata «Dedicata a te» – che vale meno di un caffé al giorno – a restituire loro il sorriso o la serenità.
Anche perché il Governo Meloni ha prodotto, nel frattempo, un’altra autentica denominata «genialata», quella di cancellare il Fondo affitti per morosità incolpevole scatenando l’ira di tantissimi italiani che non ce la faranno a pagare l’affitto e finiranno in mezzo ad una strada, non in senso metaforico, ma letterale del termine.
Tutti i sindacati degli inquilini – Sunia Cgil in testa – hanno calcolato che nel 2021 in Puglia ci sono stati 2.675 sfratti.
Nel consiglio comunale di Brindisi di venerdì, sulla proposta dell’opposizione di venire incontro ai disagi per le famiglie fragili che sarebbero derivati dalla scellerata decisione del governo Meloni la maggioranza ha deciso di non decidere con il sindaco che si è impegnato a «sensibilizzare il governo». E anche su questo «campa cavallo che l’erba cresce». Ma c’è di più, e forse anche peggio. Perché nel mentre per l’emergenza abitativa non si fa nulla, dall’altro lato il Comune di Brindisi mette le mani nelle tasche di tutti quei cittadini con un reddito superiore a 10 mila euro, aumentando l’Irpef dello 0,4% portando l’addizionale all’1,2% per avere un gettito di 3,1 milioni di euro in più vale a dire complessivamente di 9,3 milioni di euro. Un combinato disposto micidiale per ogni brindisino, figuriamoci per i ceti più disagiati.
A questo quadro poi bisogna aggiungere la nuova trovata del governo di sottrarre 16 miliardi ai Comuni per progetti sul sociale e altri campi di intervento. A Brindisi poi è in atto la fase di decarbonizzazione e ancora – al di là dell’insediamento del Comitato per Brindisi e Civitavecchia, già in ritardo di un anno
sulla tabella di marcia per la partenza – non c’è uno straccio di progetto definito o un ammontare di finanziamenti previsti per fronteggiare i contraccolpi occupazionali. Nel frattempo anche a Brindisi aumenta la fascia della generazione Neet (coloro che non studiano e non lavorano) e tanti giovani vanno via spopolando il territorio (più volte abbiamo parlato in questi anni di Tsunami demografico).
Corriamo il rischio di una implosione sociale, con l’aumento di sacche di povertà assoluta e relativa senza precedenti, la Cgil non resterà a guardare e e si mobiliterà mettendo in campo tutte le iniziative necessarie possibile volte a migliorare un welfare che sembra proprio a tutti i livelli – dal nazionale al locale – si intende distruggere.

Antonio Macchia
Segretario Generale
Cgil Brindisi

Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube. Per scriverci e segnalarci un evento contattaci!

Condividi!
Top