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Taranto: Una società inclusiva tra aspettative e realta

di Flavia Ciracì Responsabile Coordinamento Donne CISLFP Taranto Brindisi.

Il 3 Dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

Questa ricorrenza è stata proclamata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1992, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul perseguire gli obiettivi di benessere, inclusione e difesa dei diritti dei cittadini disabili.

Il Coordinamento donne CISL FP Taranto Brindisi, anche quest’anno vuole ricordare questa giornata per sostenere la piena ed effettiva partecipazione delle persone con disabilità nella società e nei vari processi di sviluppo, auspicando il superamento delle barriere culturali ancora oggi troppo radicate, per giungere ad una efficace inclusione sociale in ogni ambito della vita.

Le barriere mentali fanno male sempre, molto più di quelle architettoniche. In realtà il nostro stato di diritto, riconosce che le persone disabili debbano avere un posto nella società, ma manca spesso una concreta inclusione sociale. Un disabile deve essere una persona integrata nella società, nel mondo del lavoro e in ogni altro settore. Un concetto che ancora oggi risulta difficile da comprendere è che il disabile non ha bisogno di leggi speciali, bensì ha diritto ad una crescita personale, ad una partecipazione attiva nella società in cui vive, che gli possa garantire autonomia, indipendenza, libertà di scelta, partecipazione ed inclusione. Troppo spesso, i disabili sono costretti a vivere in condizioni di difficoltà di movimento e d’isolamento sociale a causa di barriere strutturali, di assenza di servizi ma soprattutto per i troppi pregiudizi che negano loro, la piena ed effettiva partecipazione nella società.

La verità è che la “diversità”, ci spaventao semplicemente non ci coinvolge come dovrebbe. Quando vediamo qualcuno diverso da noi spesso ci estraniamo, ci allontaniamo, invece di imparare a conviverci e farne parte integrante della nostra vita, perché la diversità è ricchezza, la diversità è crescita personale.

La meta da perseguire è la piena partecipazione ed uguaglianza, intesa come il diritto delle persone con disabilità a partecipare compiutamente alla vita e allo sviluppo della loro società, a godere di condizioni di vita uguali a quelle degli altri cittadini ed ottenere il miglioramento delle proprie condizioni grazie ad un concreto sviluppo socio-economico.

Ciascuno di noi, il mondo del lavoro, il mondo accademico, le istituzioni dovrebbero lavorare in sinergia per riuscire a realizzare e promuovere tutto ciò.

Quando si sarà concretizzata la condizione in cui tutti gli individui vivranno in uno stato di equità e di pari opportunità, indipendentemente dalla presenza di disabilità, eliminando ogni tipo di barriera soprattutto mentale, si concretizzerà quel cambiamento del sistema culturale e sociale tanto auspicato.

La parola “inclusione”, indica letteralmente, l’atto di includere un elemento all’interno di un gruppo o di un insieme. Una società inclusiva rappresenta un modo di vivere insieme, basato sulla convinzione che ogni individuo ha valore e appartiene alla comunità, quindi la vera inclusione passa soprattutto attraverso l’abbattimento di quelle barriere mentali ancora oggi troppo radicate nella nostra società.

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