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Taranto: Rapporto Legambiente Ecosistema Urbano, Taranto la migliore in Puglia

Nell’edizione 2022 di Ecosistema Urbano, il Rapporto annuale sulle performance ambientali delle città italiane, realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, relativo a dati del 2021, Taranto sale al 59° posto su 105 capoluoghi di provinciarecuperando diciotto posizioni sul 2021 e ventisette sul 2020.

“Al di là delle classifiche è importante sottolineare il consistente incremento dell’indice complessivo che raggiunge il 51,46%, mentre l’anno scorso si era attestato al 45,66% e due anni fa al 41,28%, oltre 10 punti in due anni.” commenta Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto “ Siamo quindi di fronte ad un miglioramento reale, che ci avvicina decisamente alla media delle città italiane, pari al 53,41%. Certo siamo ancora nella seconda metà della classifica, lontani dalle performance delle otto città più virtuose, con un indice superiore al 70%, ma è importante evidenziare che siamo in cammino nella giusta direzione

Il Rapporto Ecosistema Urbano 2022 vede Bolzano prima in classifica, con un indice pari al 79,02%,  Trento seconda con il 76,31%, Belluno terza con il 73,74%. Il dato migliore nel Sud è quello di Cosenza, quinta in classifica con il 72,79%.  In Puglia la migliore performance è quella di Taranto, mentreLecce con un indice del 47,68% è al 75° posto,  Brindisi al 79° posto con il 46,35%, Bari all’85° posto con il 44,94%, Foggia al 93° posto con il 40,88%.

 “Quest’anno una spinta importante  è venuta dal forte miglioramento di alcuni indici specifici, a partire dal numero di alberi per cento abitanti, passato  dai 17 del 2021 ai 32 del 2022; un dato non episodico, considerato che nel 2020 erano solo 9,27. Rilevante anche il dato del solare pubblico, mentre, rispetto alla mobilità, resta stabile il dato della infrastrutturazione per la ciclabilità,crescono i passeggeri del trasporto pubblico dopo un 2020 nero a causa della pandemia covid19, crescono i metri quadri pedonali per abitante, pur restando molto esigue le isole pedonali esistenti. In generale siamo di fronte a risultati da consolidare e sviluppare nei prossimi mesi e anni: è essenziale non fermarsi. ” continua la presidente di Legambiente Taranto “ Nei prossimi giorni chiederemo al Sindaco un incontro per ragionare insieme sia su quanto l’amministrazione ha già in cantiere, sia sugli obiettivi a nostro avviso prioritari, cui dedicare la massima attenzione, a partire dalla raccolta differenziataferma al 25,2% contro una media delle città capoluogo del 61,5%assolutamente insoddisfacente, su cui Legambiente ha già avanzato in passato alcune proposte, che va estesa a tutta la città e di cui vanno ripensate le modalità del servizio, facendo tesoro dell’esperienza maturata. Altri focus non potranno non riguardare il consumo di suolo e il verde urbano e la sua gestione, tanto più rilevante quanto più crescono gli alberi messi a dimora: i cambiamenti climatici in atto rafforzano l’esigenza di fermare il consumo di suolo, di piantare nuovi alberi in modo massiccio e di lasciarne estese le chiome per contrastare le ondate di calore e favorire l’assorbimento di CO2.”

I dati relativi alla qualità dell’aria, relativi all’ozono ed alla concentrazione media annua di PM1O e NO2, pur rientrando nei limiti stabiliti dalla attuale legislazione italiana, non rispettano  i valori limite suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ovvero la  media annuale di 15 microgrammi per metro cubo (μg/mc) per il PM10, quella di 5 μg/mc per il PM2.5 e quella di 10 μg/mc per l’N02. Per il PM10, nessuna delle centraline di monitoraggio presenta medie annuali comprese nel nuovo limite suggerito da OMS: si va dai 19 di Talsano e via Alto Adige ai 26 di via Orsini. Lo stesso per il PM 2,5 dove si va dai 9 di CISI Paolo VI ai 14 di via Orsini. Per l’NO2 rientrano nei valori OMS i dati delle centraline di Paolo VI e Talsano, si avvicina moltissimo S. Vito con 11,  mentre tutte le altre centraline hanno valori più elevati, compresi tra 20 e 27.

 “ La qualità dell’aria di Taranto resta una fonte di preoccupazione ed è indispensabile perseguire l’obiettivo del suo miglioramento per raggiungere gli standard dell’OMS cui andrà ad adeguarsi la nuova Direttiva europea sulla qualità dell’aria “ conclude la presidente di Legambiente Taranto “Gli attuali dati, peraltro, vanno letti alla luce della maggiore patogenicità delle polveri indicata dagli studi Misa ed Epiair e sono ottenuti a fronte di una produzione di acciaio da parte dell’impianto siderurgico molto più contenuta, sia di quella di qualche anno fa, sia di quella autorizzata. Al nuovo Governo, come già a tutti quelli che lo hanno preceduto, chiediamo per l’ex Ilva l’avvio del processo di decarbonizzazione, il sostegno alla rivoluzione dell’idrogeno verde, l’ancoraggio della produzione di acciaio agli esiti di una Valutazione preventiva del Danno Sanitario che accerti  l’assenza di rischi inaccettabili per la salute

Ecco i dati tarantini del rapporto 2022, confrontati con quelli del 2021 e del 2020:


 no2 concentrazione media in ug/mc: 15 nel 2022, 10 nel 2021, 14 nel 2020

– ozono giorni superamento media mobile sulle 8 ore di 120 ug/mc: 9 nel 2022,  9 nel 2021, 11 nel 2020

– PM 10 concentrazione media in ug/mc: 21 nel 2022, 24 nel  2021, 23 nel 2020

– consumi_idrici_domestici [l/ab giorno]: 131,1 nel 2022, 130,9 nel 2021, 126 nel 2020

– dispersione (erogata/immessa): 24% nel 2022, 27,1% nel 2021, 48,6 nel 2020

– efficienza depurazione (% ISTAT 2016): 86,9%  (Istat 2016)
– rifiuti pro capite (kg/ab): 534 nel 2022, 534 nel 2021, 553 nel 2020
– raccolta differenziata: 25,2% nel 2022, 25,2% nel 202115% nel 2020
– passeggeri trasporto pubblico (pass/ab): 43 nel 2022, 29 nel 2021, 51 nel 2020

– percorrenza trasporto pubblico (km-vettura/ab): 43 nel 2022, 38 nel 2021, 36 nel 2020
– isole pedonali (mq/ab): 0,38 nel 2022, 0,17 nel 20210,10 nel 2020
– infrastrutturazione per ciclabilità (metri equivalenti/100ab): 3,5 nel 2022, 3,5 nel 2021, 3,38 nel 2020         

 – alberi (alberi/100 abitanti): 32 nel 2022, 17 nel 2021, 9,27 nel 2020
– verde totale (mq/ab): 14,5 nel 2022, 14,4 nel 202113,87 nel 2020
– uso suolo efficiente: 3 nel 2022, 3 nel 2021, 3,60 nel 2020
– auto (auto/100ab): 59 nel 2022, 58 nel 2021, 56,48 nel 2020                                                                                        
– incidenti (morti+feriti/1000 ab): 4,6 nel 2022, 4,6 nel 2021, 4,43 nel 2020
– solare pubblico (kw/ab): 4,3 nel 2022, 1,13 nel 20211,13 nel 2020

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