Lecce: Dramma Sonoro dal Canto III dell’Inferno di Dante Cultura Eventi Primo Piano 7 Maggio 20257 Maggio 2025 Si terranno il 9 e il 10 Maggio presso l’Archivio Carmelo Bene di Lecce,le due repliche delDramma Sonoro dal Canto III dell’Inferno di Dante, spettacolo di Valentina Sciurti, con la partecipazione di Caterina Palazzi. Il III Canto della Divina Commedia è trasposto dalle due performer in un intenso dialogo fra voce, elettronica live e contrabbasso. L’anticamera dell’inferno dantesco è abitata dagli ignavi, coloro che non fecero in vita né il buono né il cattivo e, perciò, indegni di essere collocati in qualsiasi luogo; condannati corrono perennemente appresso ad un’insegna senza nome, manifesto di terribile neutralità, mentre mosconi e vespe rigan loro di sangue il volto.Il paesaggio sonoro è cucito nel prisma sonoro-vocale generato dalle figure presenti nel canto; l’uso della loop station diviene strumento in grado di creare stanze atmosferiche in cui ogni parola viene trattata come nota musicale, danza dinamica capace di disegnare un nuovo spazio. Tra le sonorità ipnotiche appaiono bagliori più melodici e ritmi ai quali si accompagnano sospiri, lamenti e canti ancestrali che rendono il viaggio immersivo senza tralasciare momenti lirici capaci di toccare corde più emozionali. Valentina Sciurtiè performer, autrice e regista, cofondatrice della compagnia teatrale Therasia Teatro di Lecce; la sua ricerca indaga il suono e la vocalità a partire dal movimento coreografico e dallo spazio architettonico. Laureata in Etnomusicologia con una tesi dal titolo “Musica. Trance. Teatro. Il rituale della Lila”, ha studiato presso la scuola di alta formazione vocale e sonora “Malagola” di Ravenna diretta da E. Montanari ed E. Pitozzi presso cui ha approfondito la sua indagine sul suono, e in particolare sul paesaggio sonoro, con maestri come A. Curran, F. Giomi, Meredith Monk. Collabora con la cantautrice e musicista Serena Abrami con la quale cura il laboratorio “Suonare lo Spazio – coreografie di corpi e voci per un’architettura del vuoto”. Le sue performance sono state ospitate in luoghi storici come l’Anfiteatro Romano di Lecce, le Antiche Cisterne Romane di Fermo, lo Sferisterio di Macerata e la sua ricerca promossa in Licei Coreutici e progetti legati ad alcune Università italiane. Attualmente porta in scena il terzo canto dell’Inferno con una performance vocale e sonora che spesso si avvale della collaborazione di diversi musicisti e pittori, assumendo forme in variazione continua e con il suo poema sonoro in lingua madre “La Macàra – Concerto di Voci”. Caterina Palazziè contrabbassista e compositrice, leader dal 2007 della band Sudoku Killer, quartetto ben noto nella scena jazz, noise e sperimentale europea, con cui ha registrato i tre album Sudoku Killer (ZdM, 2010), Infanticide (Auand Records, 2015), Asperger (Clean Feed, 2018) e con cui ha all’attivo più di 700 concerti in tutta Europa e in Asia.Nel 2010 ha vinto il “Jazzit Award” come migliore compositrice italiana e nel corso degli anni è stata nominata più volte tra i migliori talenti nella classifica “Top Jazz”. Nel 2022 viene annoverata tra i 20 migliori bassisti italiani di sempre dalle rivista ROCKIT.Nel 2023 apre il tour italiano di Kim Gordon, storica bassista dei Sonic Youth.Attualmente si dedica anche al suo progetto solista Zaleska e a varie collaborazioni di musica altra, contaminata e improvvisata. Spesso interagisce dal vivo con performances di video designers, pittori e artisti visivi. Lo spettacolo è organizzato dall’Associazione Manigold di Lecce, in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce, il Polo Bibliomuseale, il Centro Studi Phonè, la Società Dante Alighieri e il Fondo Verri, con il Patrocinio del Conservatorio Tito Schipa di Lecce. L’inizio è previsto per le 20.30 e l’ingresso è di 10 Euro. Per info e prenotazioni contattare il numero 3516480009. Per restare aggiornato con le ultime news seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale YouTube.Per scriverci e segnalarci un evento contattaci! Condividi!