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Lecce: Qui se mai verrai, il Salento dei poeti

Dieci recital dedicati alla poesia e alla terra salentina

Giovedì 15 settembre, alle 20.00, giardino del Conservatorio Sant’Anna a Lecce

recital dedicato ai versi di Ercole Ugo D’Andreacon Vincenzo Grassoclarinetto, Bruno Galeone fisarmonica per la voce di Gianni Minerva.

Il Fondo Verri, presidio del libro di Lecce– nell’ambito delle iniziative promosse per l’estate 2022, dall’Amministrazione Comunale di Lecce –torna nel giardino del Conservatorio Sant’Anna con un nuovo ciclo di appuntamenti dedicati ai poeti del Novecento salentino letti e raccontati dalle voci e dai musicisti della nostra contemporaneità.

Giovedì 15 settembredalle 20.00, nel giardino del Conservatorio Sant’Anna, in via Santa Maria del Paradiso a Lecce, la serata sarà dedicata ai versi di Ercole Ugo D’Andrea con Vincenzo Grassoclarinetto, Bruno Galeone fisarmonica per la voce di Gianni Minerva.

Ercole Ugo D’Andrea nasce a Galatone nel 1937. Laureato in Lettere Moderne, insegna per vent’anni. Collabora a varie riviste tra cui Poesia e Forum Italicum e sebbene schivo e soliario, ha frequenti contatti con i nomi più importanti della cultura italiana del Novecento, in particolare il gruppo fiorentino degli ermetici. Apprezzato da autorevolissimi critici e poeti come Oreste Macrì, Mario Marti, Silvio Ramat e Mario Luzi (a cui è profondamente legato). Numerose le sue pubblicazioni: “Quando parlano i silenzi” (1959), “Rosario di stagioni” (1964), “Spazio domestico” (1976), “Ozi, negozi e nuove poesie” (1973), “Bellezza della madre” (1981), “La confetteria di Sèvres” (1989), “Fra grata e gelsomino” (1990), “Nature morte con febbre” (1992), “Il bosco di melograni” (1995), “Il Natale di Dickens” (1998), “Nozze mediterranee” (1998), “Album Poesia”, in collaborazione con Mario Luzi (1998), “L’orto di ribes di corallo” (1999), “Scardanelli” (1999), “I colombi di Urbino” (2001). Scrive di lui il critico Antonio Errico: “Fu un poeta che a un certo punto si accorse che tutta la poesia possibile era dentro la sua casa, che non c’era bisogno di cercare nulla fuori, oltre quel perimetro, al di là dei muri di confine; tutto l’universo era dentro la dimora: il nascere, il morire, il vivere, l’attesa, il sentire, la speranza, il soffrire di un’assenza, il fantasticare una diversa vita senza davvero mai volerla”. D’Andrea muore nella sua città natale l’8 agosto del 2002. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 20.30. Ingresso gratuito.
Per info fondoverri@tiscali.it
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