Tu Sei Qui
Home > Primo Piano > Latiano: il consigliere comunale Giovanni Bruno risponde all’ ex sindaco Vittorio Madama

Latiano: il consigliere comunale Giovanni Bruno risponde all’ ex sindaco Vittorio Madama

Riceviamo e pubblichiamo

Caro Vittorio Madama si dice che i libri di storia siano scritti dai vincitori e, nelle guerre, i vincitori sono sempre i sopravvissuti. Tu, in qualche modo, e grazie a Dio, puoi essere considerato un sopravvissuto di quella stagione politica che è stata, anche qui a Latiano, la cosiddetta “Prima Repubblica” e, da sopravvissuto, la racconti a modo tuo, come se in quei lunghi anni di potere e di governo della cosa pubblica tutto sia andato al meglio per i cittadini, come se il dibattito politico sia stato, in quella lunga stagione, sempre un dialogo tra specchiati galantuomini. E, da sopravvissuto, offri anche di te, che ormai da oltre trent’anni non ti sottoponi più all’esame diretto del voto dei tuoi concittadini, l’immagine di un piccolo “statista” di Latiano, di un eroe o come si direbbe oggi di un “problem solving”, un facilitatore, uno che è stato capace di risolvere ogni problema, un uomo di infallibile intuito, saggio anche. Solo trascuri che ci sono, ancora oggi, altri sopravvissuti della “Prima Repubblica”, che la raccontano un po’ diversamente da te, anche se non hanno l’abitudine di pubblicare in media un comunicato a settimana, come invece fai tu. E ci sono anche i comuni cittadini, quelli che hanno almeno una cinquantina d’anni, che si ricordano bene di te, di cosa eri quando eri al potere. Questo va detto non perché tu sia stato una cattiva persona, ma per ricordarti che una cosa e’ dire ed una cosa è fare, per ricordarti pure che la dialettica politica talvolta registra toni alti, accesi, si va sopra le righe perché la passione che nutre chi avverte il peso di non rappresentare solo se stesso ma anche altri concittadini induce ad andare oltre i limiti; il peso della responsabilità, se sei onesto e corretto verso chi ti delega, non ti fa dormire e ti accorgi che non sempre basta battere i pugni sui tavoli, nelle stanze dei bottoni. E poi comunque ognuno ha il suo stile, i suoi ritmi, la sua capacità di sopportazione. Anche di te mi dicono i più anziani che fossi un tipo focoso, a parole, nel dibattito politico. Ora però, e te lo scrivo con rispetto (il rispetto dovuto ad una persona della tua età, ma anche il rispetto dovuto ad un ex sindaco della nostra città), fai attenzione: forse non stai dando prova di vero amore verso la nostra Latiano, forse ti stai lasciando troppo guidare dalla vanità di sentirti considerato per i commenti ai tuoi comunicati, forse c’è qualcuno che, con falsa adulazione, ti “carica” a scrivere, sempre e comunque, di tutto e di più, a commentare tutto (anche ciò di cui conosci poco), ad attribuire liberamente appellativi a chiunque (come quando definisci “quaquaraqua” un padre di famiglia), un giudice ed un censore, un saggio, uno mai fallito ed infallibile. Forse Latiano merita invece, anche da parte tua, oltre che da parte mia e di altri che esternano pubblicamente le loro opinioni, più cura, più delicatezza, più rispetto, più amore. Non si può dire sempre che tutto va male, che tutto è sbagliato, che tutto è sporco; forse occorre, anche pubblicamente, chiedersi e chiedere più spesso “perché?” e forse questa città riusciremo a farla diventare qualcosa di meglio, da ciò che è stata ed è tuttora.

Giovanni Bruno

Condividi!
Top