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Taranto: Mostra fotografica di Loredana Denicola

Il Circolo Fotografico “Il Castello” apre le porte alla mostra fotografica, La macchina fotografica come uno specchio. Conversazioni intime con l’altro, il mondo e se stessi”, di Loredana Denicola a cura di Raimondo Musolino e Pierluca Lubello. Il 09 Giugno dalle 19 alle 21 sarà inaugurata la mostra negli spazi espositivi del circolo, dove si potranno guardare le fotografie e i video, una piccola selezione (overview) di ritratti di sconosciuti e video di 3 progetti realizzati a Londra – I am your mirror, love, sex and relationships e The theatre of the mind. Durante l’inaugurazione siterrà anche l’incontro con la fotografa a cui si potranno porre delle domande. Le foto resteranno poi in esposizione nello spazio del circolo Sabato 10 e Domenica 11 Giugno, dalle ore 10-12  e 18-20.

“Ho un grande rispetto per le differenze. Ho sempre voluto avvicinarmi e capire lo “sconosciuto”, o lo “strano”. Mi interessa anche l’auto-estraniamento, come possiamo tenerci nascosti e sentire vergogna per alcuni aspetti che ci riguardano nel profondo. Credo che se non abbiamo paura di parlare con gli estranei, di visitarli, ed ascoltarli – diventiamo capaci di mettere da parte pregiudizi e preconcetti. Raggiungiamo la comprensione, abbracciamo l’empatia. L’”altro” diventa uno di noi. Inoltre, attraverso il privilegio di ascoltare gli altri, i racconti onesti delle loro vite, io possa ottenere più conoscenze sulla mia stessa vita. Che io possa trovare più auto-accettazione.”

La fotografia è una forma di guarigione.Il lavoro di Loredana è un processo di auto-osservazione che si sviluppa attraverso conversazioni intime con l’”altro”, il diverso di lei; conversazioni che utilizzano immagini, testo e video. “Attraverso la fotografia sono in grado di riesaminare tutto: chi sono, cosa penso, cosa sento, la mia educazione, la società, la religione.”

La ricerca artistica di Loredana è focalizzata sull’intimitá, sul suo potere di trasformazione,  sulla fragilità che quando è compresa, può diventare punto di forza. L’essere umano come strumento di elaborazione della memoria, come campo di riflessione fisica, psicologica ed emotiva. La sua ricerca nasce dall’esigenza di indagare  nelle profondità nascoste della natura umana,  senza costrizioni, attraverso l’uso del mezzo fotografico come processo conversazionale di auto-osservazione e conoscenza. Piuttosto che usare la macchina fotografica come barriera o separazione tra lei e l’altro, condivide il controllo del mezzo – dove, come e quando usare la sua macchina fotografica – dando libertà di espressione all’incontro. Lavora con persone che incontra per strada e online. Permettendo loro di essere fisicamente ed emotivamente vulnerabili, li incoraggia ad affidarle le loro vulnerabilità. Si presentano come sono, come desiderano, senza alcuna imposizione.


Nell’atto di usare la macchina fotografica, la fotografia può diventare performativa: un processo dal vivo, in cui l’arte si realizza nell’istante dell’incontro con un altro essere umano. La documentazione finale è vera, sincera nel momento presente, a volte cruda. La macchina fotografica è uno specchio, l’osservatore diventa l’osservato, lo specchio la persona riflessa. Ci piace quello che vediamo? La sua pratica artistica è un’indagine sul potere della fiducia nelle relazioni umane.Dal 2018 è artista membro del collettivo di Action Hybride con sede a Parigi. Ha partecipato a mostre collettive a livello internazionale tra cui Londra, Parigi, Bruxelles, Berlino e Roma.

Sito Internet.https://www.loredanadenicola.com/

Instagram.@loredana_denicola

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